Qual’è il motivo per cui dovrei far decidere a qualcuno, al di fuori della mia persona, cosa non posso vedere? La risposta è NESSUNO.
Sembra ti tornare a vecchi ricordi di storia per quel che riguarda la censura.
Il cinema, come la televisione, è diventato molto sensibile ai possibili dispiaceri che potrebbe causare a qualche personaggio o gruppo di persone di rilievo. Già in questo anno, sono tre i film che dopo aver esposto temi “spiacevoli” hanno riscontrato qualche difficoltà nell’uscita della pellicola ai cinema. Per non dire che non sono proprio usciti.
- Videocracy, un film che parla del potere mediatico di Berlusconi attraverso le sue televisioni. Di questo film non è stato mandato in onda il trailer ne su reti Rai, ne su quelle Mediaset, in modo del tutto arbitrario. Il film è uscito nei cinema, ma solo di alcune città (per fare un esempio in tutta Verona e provincia non era presente nessuna programmazione);
- Francesca, il film parla del razzismo italiano contro i rumeni. Questo film, il quale aveva già una casa produttrice pronta (Fandango), è stato bloccato a causa delle offese rivolte al Sindaco Flavio Tosi e all’on. Mussolini;
- Agorà, film che parla di Hypatia di Alessandria,matematica, astronoma e filosofa uccisa dai monaci cristiani ai tempi dell’avvento del cristianesimo.
Di quest’ultimo film, Agorà, se ne può vedere solo il trailer in spagnolo, visto che nessuna casa produttrice ha deciso di distribuirlo in lingua italiana.
Ogni volta in cui parlo di queste cose mi torna alla mente sempre un nobile pensiero di un personaggio del ‘700:
Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo.
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