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Posts Tagged ‘televisione’

Il Dittatore (lat.: dictator) era una figura caratteristica dell’assetto della costituzione della Repubblica Romana.

Si ritiene comunemente che la dittatura fosse una magistratura straordinaria. […]

Si dovrebbe anzi dubitare che la dittatura possa qualificarsi semplicemente come una magistratura, perché difetterebbe comunque di due delle caratteristiche essenziali delle magistrature dell’età repubblicana, e cioè della collegialità e della elettività.

Il dittatore, infatti, non aveva alcun collega […] Inoltre, il dittatore non veniva eletto dalle assemblee popolari, come tutti gli altri magistrati, ma veniva dictus, cioè nominato, da uno dei consoli […]

Alla dittatura si faceva ricorso solamente in casi straordinari (quale un impedimento grave ad operare del console che lo nominava), e il dittatore durava in carica fino a quando non avesse svolto i compiti per i quali era stato nominato, e comunque non più di sei mesi; inoltre il dittatore usciva dalla propria carica una volta scaduto l’anno di carica del console che lo aveva nominato.

[…]

Alla dittatura i Romani facevano ricorso in situazioni di emergenza, come per sedare una rivolta (dictator seditionis sedandae causa) o per affrontare pericoli esterni e governare lo Stato in situazioni di difficoltà (dictator rei gerendae causa).

[wiki]

Now, find the differences!

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Quando si parla di programmi televisivi, mi capita spesso di sentire affermazioni tipo: “Non ci sono più i programmi di una volta.” o frasi simili.

Inizialmente le “classificavo” come la solita frase fatta dovuta alla classica mitizzazione del passato, ma non è solo questo.

È innegabile, osservando vecchi filmati, che la programmazione televisiva ha cambiato qualcosa nell’intrattenimento del pubblico. Non credo però si possa dire che il suo scopo (o uno dei suoi scopi) sia variato, cioè: intrattenere.

Nei lontani anni ’70 ci fu una persona che dichiarò:

[…] la televisione è un medium di massa. E il medium di massa non può che mercificarci ed alienarci. […]

Questa frase, pronunciata 40 anni fa, mi ha fatto pensare. In molti pensano della televisione la stessa cosa (anche se continuano a guardarla); solo che le frasi per esprimersi in merito ad essa sono un po’ diverse. Se le frasi che spesso sento pronunciare tipo:”Ti fanno vedere solo quello che vogliono loro.” o “Parlano solo di cazzate.”, per quanto semplici, fossero approfondite nel significato che diamo loro e restassimo coerenti nei nostri pensieri, probabilmente arriveremo allo stesso pensiero dell’autore citato prima (di cui non ho menzionato il nome).

Quel che penso è che in realtà non ci sia un peggioramento della qualità in televisione, ma che quel male che contraddistingue la tv sin dalla sua nascita sia semplicemente mutato. La tv ha cambiato pelle, cioè: anche prima era brutta, ora è sempre brutta ma in modo diverso: alla fine è sempre la stessa. La sua funzione d’intrattenimento la svolge da sempre, assieme alla divulgazione dell’unico messaggio che può dare, cioè, l’eco di chi sta al potere.

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Non posso fare a meno di pubblicare almeno il trailer, tanto bandito in Italia da tutte le televisioni Statali e private. Forse perchè fanno capo alla stessa persona e per pura coincidenza il film narra di questa persona.

È un’analisi del potere della televisione e di come essa influenzi comportamenti e scelte della popolazione italiana, di come essa sia entrata nella vita quotidiana come principale fonte di informazione per la quasi totalità delle persone. Gandini focalizza l’attenzione soprattutto sull’impero mediatico di Silvio Berlusconi e di come questo gli abbia permesso di ottenere consensi alle urne. Rai e Mediaset si sono rifiutate di trasmettere il trailer. [Fonte]

Vale la pena spendere quattro soldi e andar a vederlo al cinema… (-:

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In questi giorni ho visto delle facce più demenziali del solito. Subito ho pensato ad una strana influenza, quella solita che mediamente in un tg occupa uno spazio tra i 10 e i 12 minuti. Indagando però sono venuto a sapere che è qualcosa di ben più grave: trattasi infatti di una pandemia che inibisce le aree logico-razionale e intuitiva-olistica del cervello. Gravi disfunzioni le si possono riscontrare, quindi, nell’esposizione di pensieri propri, nell’elaborazione di domande composte da più di quattro parole e nell’impossibilità di una corretta coordinazione dei movimenti del corpo.

Seppure in un primo momento sembrava che gli scienziati fossero riusciti ad isolare, in una terra sperduta, gli elementi affetti da questo gravissimo morbo, l’infezione è tornata a propagarsi in questi ultimi giorni.

È stato appurato che questo tipo di degenerazione si trasmette solamente attraverso il nostro apparato visivo/uditivo. Infatti, da quando sono state mandate in onda le immagini dei soggetti in quarantena, la piaga ha cominciato a diffondersi tra tutti gli ignari ascoltatori.

Gli esperti sono ancora fiduciosi, tra di loro Von Krapfen ha affermato:” Ze pughe la faccenda zia zeria, pozo afermaghe che qvesta epedemia si poza aghestare!”

In attesa che si possa trovare un rimedio radicale che porti finalmente pace a tutto il genere umano, l’équipe di ricerca intima di evitare il più possibile di vedere/ascoltare tutti quei soggetti colpiti da questa grave disfunzione celebrale.

P.S.: Sono personalmente grato agli autori/fautori della televisione che mi danno sempre delle ottime motivazioni per non guardare la tv.

P.P.S.: Ottobre è sempre più vicino!!

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