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Il Dittatore (lat.: dictator) era una figura caratteristica dell’assetto della costituzione della Repubblica Romana.

Si ritiene comunemente che la dittatura fosse una magistratura straordinaria. […]

Si dovrebbe anzi dubitare che la dittatura possa qualificarsi semplicemente come una magistratura, perché difetterebbe comunque di due delle caratteristiche essenziali delle magistrature dell’età repubblicana, e cioè della collegialità e della elettività.

Il dittatore, infatti, non aveva alcun collega […] Inoltre, il dittatore non veniva eletto dalle assemblee popolari, come tutti gli altri magistrati, ma veniva dictus, cioè nominato, da uno dei consoli […]

Alla dittatura si faceva ricorso solamente in casi straordinari (quale un impedimento grave ad operare del console che lo nominava), e il dittatore durava in carica fino a quando non avesse svolto i compiti per i quali era stato nominato, e comunque non più di sei mesi; inoltre il dittatore usciva dalla propria carica una volta scaduto l’anno di carica del console che lo aveva nominato.

[…]

Alla dittatura i Romani facevano ricorso in situazioni di emergenza, come per sedare una rivolta (dictator seditionis sedandae causa) o per affrontare pericoli esterni e governare lo Stato in situazioni di difficoltà (dictator rei gerendae causa).

[wiki]

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alleviApprendo quasi per caso ieri sera ascoltando la replica dello zoo di 105 che è entrato in funzione da ieri il nuovo nuovo sistema di voto della Camera per combattere i cosiddetti pianisti (qui a fianco ne vedete uno all’opera durante il concerto di Natale in Senato), termine comune usato per indicare quei parlamentari che votano al posto di altri colleghi assenti dall’Aula.

Un altro investimento azzeccato per i soldi dei contribuenti: 400 milioni di euro (qui trovate la news), contro i 400.000 preventivati (link) prima di iniziare i lavori.

Che dire? Avanti, avanti c’è posto! (non diciamo dove…)

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Come si sa l’inquinamento è diventato la piaga di tutte le maggiori città e dei paesi limitrofi. Per diminuire l’inquinamento dovuto ai gas di scarico delle automobili si sono adottati, nel tempo, rimedi più o meno inefficaci.bollino-blu Il Bollino Blu (qui sopra lo potete vedere in una foto sfocata su vetro sporco) “permette di mantenere entro limiti contenuti le emissioni di gas di scarico” (definizione tratto dal sito della regione veneto).

Anche se sarebbe più corretto dire: Certifica che l’autoveicolo inquina nei limiti di legge; a meno che non sia una specie di sigillo magico che fa diminuire misteriosamente l’emmissione di gas malevoli. Quel che mi preme dire è: considerando che ancora oggi, dopo alcuni anni di Bollini Blu, ogni volta che metto il naso in città mi sembra di respiare aria dallo sfintere di un macaco; i blocchi del traffico ci sono ancora e aumenteranno con l’arrivo dell’estate. Si evince che questo povero Bollino Blu non sia poi da considerare il nostro salvatore.

Tranquilli, non farò la domanda “Allora come mai c’è ancora?”.

Sulla mia vettura il Bollino Blu era scaduto da un’anno e mezzo, ero molto tentato d’aspettare altri sei mesi (giusto per non separarmene così in fretta), ma sono andato a rinnovarlo: l’auto è passata senza nessun problema.

Da questa esperienza ho potuto capire un paio di cose:

  1. Al posto di un controllo all’anno lo potrebbero fare ogni duo o tre;
  2. L’unico vero merito che ho potuto attribuire al Bollino Blu è stato quello di evitarmi una sanzione da parte della polizia stradale, la quale mi ha fermato due settimane dopo il rinnovo.

Già, nel caso non lo sapeste, chi viene trovato senza Bollino Blu riceve una sanzione di 71€, almeno è quello che c’è scritto nel comunicato stampa del sito regione veneto datato 15 giugno 2006 (non ne ho visti di più recenti). Sempre nel medesimo sito, si possono leggere un altro paio di cose interessanti:

  1. “Dall’obbligo del bollino blu, valido su tutto il territorio regionale, saranno esentati i veicoli a motore immatricolati dopo il 1° luglio 2004: per tali automezzi l’obbligo del bollino scatterà contestualmente alla prima revisione prevista.”;
  2. “I Comuni dovranno destinare parte significativa dei proventi a interventi per contenere l’inquinamento atmosferico da traffico.”.

Mi piacerebbe sapere quali provvedimenti, a parte la pulitura delle strade e i blocchi del traffico, hanno adottato per contenere l’inquinamento.

Magari lo stato e le regioni, ora che si sono rimpinguate con un po’ di denaro derivante dai famigerati bollini, potrebbero attivare degli incentivi a tutte quelle auto che non usano i classici motori benzina e diesel (mi riferisco anche ai multijet et similia!!).

Sia mai che la Fiat smette di fare auto che si scollano, scolorano, possiedono strane aereodinamiche e che assumono strane bombature con l’andare del tempo (vedere foto di repertorio 1 e 2).

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