Ho visto Draquila qualche giorno fa. Devo dire che è stato girato molto bene. La cosa più importante di Draquila però, è senz’altro il suo contenuto.
Simpatico in alcune gag, drammatico nelle sue immagini, sconcertante per le spiegazioni degli intrecci tra politica, protezione civile e costruzioni edilizie. Questi sono gli aggettivi che userei per definire questo film/documentario. Viene mostrato palesemente il comportamento della politica e delle solite promesse di Berlusconi, le quali riescono ancora a circuire molte persone.
Come si è solito dire, è solo questione di tempo. Infatti, è notizia di qualche giorno fa: non ci sono più soldi per tenere i terremotati negli alberghi.
“Che se la mettano apposto da soli la casa allora” certo, si potrebbe dire anche questo. In alcuni casi certamente può essere anche colpa della mancanza d’iniziativa del singolo. Quando, però, si viene a sentire che le persone vengono “persuase” ad andare nelle nei campi della protezione civile, poi si può capire che non è così improbabile cadere in un circolo vizioso fino a quando non ti ritrovi con il sedere sul marciapiede.
Se ti ritrovassi raggirato, illuso, senza un tetto sulla testa, con una casa squarciata ed una città distrutta, il minimo che ci si aspetterebbe è sentire la tua voce che espone il proprio disagio.
Si vede che il Governo invece non se l’aspettava, così ha reagito nell’unico modo in cui sa fare quando lo si mette difronte alla realtà.
..picchiando i suoi cittadini.
Da qui si denota che coloro che governano lo stato non hanno un visione lungimirante. Se si mettono a picchiare in manifestazioni pacifiche in cui ci sono anche donne ed anziani, chissà cosa hanno in mente di fare quando saranno molti di più a chiedere conto delle loro azioni.
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