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Posts Tagged ‘raggiro’

Io sono stato tra i tanti che hanno firmato e votato per togliere la gestione dell’acqua ai privati… Mentre aspetto ancora con ansia che questo accada, il mio BRAVISSIMO gestore dell’acqua ha avuto il buon cuore, visto i tempi bui che affrontiamo, di fare della beneficenza!

Acque Veronesi:

con due distinte delibere n.12 del 24 novembre 2008 e n.12 del 14 dicembre 2009 ha istituito due Fondi rispettivamente di solidarietà sociale e di solidarietà internazionale.

Con questi due fondi Acque Veronesi vuole aiutare le famiglie con difficoltà economiche, aiutandole a pagare la bolletta dell’acqua, ed aiutare dei paesi a sviluppare condizioni igenico sanitarie e servizi idrici migliori ecc.

Si è però dimenticata di dire due cose, o meglio s’è ricordata un po’ in ritardo di dire che:

  1. Su questi fondi i soldi li mettiamo NOI con una sovrattassa sulla bolletta che varia in base al consumo;
  2. Queste due tasse aggiuntive sono in essere già da un po’ di tempo!

Assieme all’ultima bolletta è stata allegata una lettera che spiega l’esistenza di questi due fondi. Non viene specificato da quanto tempo sono attivi, ma ci sono dei contatti per poterli togliere dalle proprie bollette.

Siccome mi stanno sulle palle quelli che mi addebitano costi senza dirmi nulla, chiamo il numero verde (800 73 53 00): dopo 8 minuti d’attesa prendo la linea con l’operatore.

In due minuti mi conferma d’avermi tolto dalla bolletta i costi dei fondi, che dalla prossima bolletta ci saranno altre voci relative al rimborso di questi fondi (anche per le bollette passate). Quando gli chiedo da quanto tempo durava questa cosa lui mi risponde che dovrebbe interessare 2 o 3 bollette.

Dopo aver salutato l’operatore con un “controllerò”, vado a vedere le bollette passate e noto che questi aggravi fiscali erano sulle ultime 5 bollette.

È sempre piuttosto facile fare beneficenza con i soldi degli altri!

Spero arrivi presto il giorno in cui Acque Veronesi non esisterà più ed allora mi berrò un bel bicchier d’acqua alla vostra salute.

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Eccovi unimmagine per poter far le vostre:

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Giusto qualche sera fa sono stato informato, da alcuni conoscenti, di un piano tariffario mooolto vantaggioso della 3. Così uscendo con parte del team Amperini sono andato sull’argomento e il buon P3go83 mi ha fatto notare una clausola abbastanza insidiosa.

Il piano in questione è il 3Power10… che nome fantastico.
Ancora più fantastica è la promozione che permette di chiamare tutti a 10cent al minuto, han’tolto quell’odioso scatto alla risposta, e fa mandare sms a 10cent (tariffazione al secondo) senza costi aggiuntivi!

Beh, voglio saperne di più; vado sul sito e mi leggo i dettagli del piano telefonico:
10 cent
niente scatto..
..
..
bla bla bla,
Ecco cosa cercavo: le cose scritte in piccolo!

Per tutti i nuovi attivati con Piano Ricaricabile, oltre alle Condizioni Generali di Contratto in vigore, si applicano le seguenti ulteriori restrizioni:

..ci sono ci sono

– traffico (voce o SMS) mensile complessivo verso un singolo operatore, non 3, inferiore al 60% del traffico totale uscente

mmm, in tutta la rubrica ho solo una persona che ha 3, qui già non ci siamo

– il totale dei minuti di chiamate ricevute nel mese deve essere superiore al 10% dei minuti totali di chiamate effettuate nel mese;

si dai, qui ci sono..

– traffico (voce o SMS) mensile complessivo effettuato e/o ricevuto in roaming nazionale inferiore al 70% del traffico totale uscente.

😮

Il terzo punto mi sembra un rompicapo, dunque..mmm: concentriamoci!
è? Cos’è il roaming? Non so neppure come si pronuncia, forse ‘ròming’ dando un po’ l’impressione di farsi scappare la ò. Dopo estenuanti ricerche son riuscito a capire che si intende il traffico telefonico nazionale.

Dunque, proviamo a rigirare la frase ed a fare un piccolo esempio:
In un mese faccio, per ipotesi, 10h di chiamate; il 70% di 10 è 7, quindi io devo ricevere e/o fare NON più di 7h di chiamate nazionali.

Qui diventa tutto un casino allora, come faccio a fare 10 ore di chiamate se non posso fare un traffico (in e out) superiore a 7h?!?!?!?!?!

Semplice: si chiama all’estero.

Sfortunatamente, anche qui, non ho il numero di molte persone che stanno all’estero.

Non preoccupatevi se sembra tutto un po’ incasinato, non ne vale la pena, provate allora ad unire il secondo punto al terzo, qui si che c’è da divertirsi.

Tenendo l’esempio di prima; faccio 10h di chiamate al mese, devo riceverne il 10% in più di quelle che faccio, quindi devono arrivare un totale almeno di 11h di chiamate. Tenendo presente che non posso fare/ricevere chiamate dall’Italia per più di 7 ore, ne risulta che devo prendere un qualche dottorato in matematica visto che ci sono quattro incognite, tre equazioni e l’ora che comincia a farsi tarda.

Dulcis in fundo:

Qualora dai sistemi di rete 3 non risultasse soddisfatta anche una sola delle condizioni sopra indicate, previ a comunicazione al cliente, 3 si riserva la possibilità di applicare le condizioni economiche previste dal Piano Tariffario 3Autoricarica

Direi che tutte le premesse per farci durar poco questo piano tariffario sono state ben congegniate.

Per curiosità sono andato a vedere 3Autoricarica ed ho notato dei costi di traffico più in linea con il solito mercato 15cent al minuto + quell’odioso scatto alla risposta di 16cent e sms a 15cent.

Se proprio volessi passare “al magico numero” dovrei farmi direttamente 3Autoricarica, così eviterei di dover cercarmi nuovi numeri da mettere in rubrica a 1000km da me e soprattutto non dovrei mettermi a fare i conti del tipo di traffico che devo fare.

Grazie 3, ma sarà per la prossima 🙂

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sociaeMai come in questi ultimi mesi mi sono reso conto di quanto sia facile falsificare carte ed organizzare truffe. Ciò non vuol necessariamente dire che l’abbia fatto.
Parliamo ad esempi e non ad esperienza personale. Analizziamo la falsificazione di un documento, che poi falsificazione proprio non è, ma è un vero e proprio documento di fantasia utile ai nostri scopi. Prendiamo per esempio un foglio che ci autorizzi a circolare anche con veicoli non EURO3 in zone dove ci sarebbero limitazioni al traffico. La cosa è facile, per rendere credibile il foglio cosa ci serve? Anzitutto un bel logo dell’azienda che nel 99% dei casi possiamo trovare sul sito web dell’azienda stessa e poi ci servono dei timbri. Con i timbri si va ovunque, più una carta ha timbri più ha valore. Per il timbro il problema non sussiste, è semplice. Andiamo in cartoleria muniti di nome dell’azienda, Partita Iva e sede legale (tutti dati trovabili sul sito web) e facciamoci fare il timbro. Anzi facciamone due, uno rotondo, che fa figo, con i dati aziendali e uno con scritto “Il Responsabile Aziendale”.. Fidatevi che nessuno verrà a chiedervi se siete autorizzati a creare il timbro ne tanto meno se fate parte dell’azienda, basta non entrare con aria da delinquente ma con il sorriso stampato e parlare a vanvera facendovi amico l’addetto in cartoleria (che passa la maggior parte della giornata da solo e non ha mai nessuno con cui parlare). Una volta che abbiamo sia timbri che logo aziendale la cosa è fatta. Apriamo il nostro fidato OpenOffice e creiamo il foglio. In alto a sinistra il logo aziendale, quattro dati sulla P.I., sede legale, data, luogo, le solite cose no? Poi mettiamo un oggetto ed inventiamo un testo utilizzando un linguaggio più o meno ricercato scrivendo tanto ma senza dire niente. Stampiamo la nostra letterina, mettiamo i due timbri e uno scarabocchio sopra come firma.
Basta adottare degli accorgimenti sull’azienda da utilizzare e sul ruolo che si ricopre in quella azienda et voilà siamo autorizzati a circolare per esigenze di servizio anche negli orari dove non potremmo. Ora è tutto teorico quello scritto ma dalla teoria alla pratica c’è una differenza sottile in questo caso. Con questo non voglio indurvi a farlo, ci tengo all’inquinamento della mia città. Voglio solo esporre questa cosa, in Italia, un foglio con logo e due timbri ti apre le porte a qualsiasi cosa. Bisogna prestare maggior attenzione e chiedere conferma della validità del foglio all’azienda, scriversi nome e cognome della persona che ve lo mostra e non fidatevi di nessuno! specialmente quelli che sorridono e parlano a vanvera. Sono tutti pronti a mettervi a novanta.

Ora raccontiamo anche un fatto realmente accadutomi. Tempo fa andai in banca a prelevare un bancheritsquantitativo di soldi. Premetto che era la prima volta che mi vedevano, quindi non puntiamo sulla conoscenza visiva della persona. M’è bastato fornire numero di conto corrente e nessuno è venuto a chiedermi un documento o chi fossi o perché ero li. Niente, un semplice numero di conto che avrei potuto trovare per strada. Una volta dato il numero m’è stato detto:”Ah, sei Pinco Pallino” e l’unica risposta che ho dovuto dare è stata:”Si”.
Io mi chiedo come sia possibile, che una azienda dove noi poniamo i nostri soldi e soprattutto la nostra fiducia dia via, letteralmente regali, i nostri soldi al primo passante che va a chiederglieli? Mettete i vostri soldi in banca cari italiani, sono al sicuro e coperti da rischi finanziari…
P.S. Per chi non c’arriva, è volutamente ironica l’ultima frase, le banche sono le ultime di cui dovete fidarvi.

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