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Posts Tagged ‘parlamento’

Il Dittatore (lat.: dictator) era una figura caratteristica dell’assetto della costituzione della Repubblica Romana.

Si ritiene comunemente che la dittatura fosse una magistratura straordinaria. […]

Si dovrebbe anzi dubitare che la dittatura possa qualificarsi semplicemente come una magistratura, perché difetterebbe comunque di due delle caratteristiche essenziali delle magistrature dell’età repubblicana, e cioè della collegialità e della elettività.

Il dittatore, infatti, non aveva alcun collega […] Inoltre, il dittatore non veniva eletto dalle assemblee popolari, come tutti gli altri magistrati, ma veniva dictus, cioè nominato, da uno dei consoli […]

Alla dittatura si faceva ricorso solamente in casi straordinari (quale un impedimento grave ad operare del console che lo nominava), e il dittatore durava in carica fino a quando non avesse svolto i compiti per i quali era stato nominato, e comunque non più di sei mesi; inoltre il dittatore usciva dalla propria carica una volta scaduto l’anno di carica del console che lo aveva nominato.

[…]

Alla dittatura i Romani facevano ricorso in situazioni di emergenza, come per sedare una rivolta (dictator seditionis sedandae causa) o per affrontare pericoli esterni e governare lo Stato in situazioni di difficoltà (dictator rei gerendae causa).

[wiki]

Now, find the differences!

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alleviApprendo quasi per caso ieri sera ascoltando la replica dello zoo di 105 che è entrato in funzione da ieri il nuovo nuovo sistema di voto della Camera per combattere i cosiddetti pianisti (qui a fianco ne vedete uno all’opera durante il concerto di Natale in Senato), termine comune usato per indicare quei parlamentari che votano al posto di altri colleghi assenti dall’Aula.

Un altro investimento azzeccato per i soldi dei contribuenti: 400 milioni di euro (qui trovate la news), contro i 400.000 preventivati (link) prima di iniziare i lavori.

Che dire? Avanti, avanti c’è posto! (non diciamo dove…)

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C’era una volta una persona di nome Cesare Previti. Questa persona è stata condannata per aver corrotto un giudice allo scopo di favorire il suo cliente: Silvio Berlusconi. Berlusconi da quella esperienza deve aver imparato molto visto che ultimamente ci è ricaduto. Infatti, ora è il tempo di Mills che ha ricevuto 600mila dollari (da Berlusconi) per testimoniare il falso in un processo.

Fossi avvocato ci penserei due volte prima di mettermi a lavorare per Berlusconi. Sembra davvero di essere in un mondo capovolto, dove vanno in galera gli avvocati e non i clienti.

Nel video qui sotto si ha la possibilità di vedere la reazione di alcuni parlamentari messi difronte al fatto. So che sarebbe corretto e giusto l’espulsione di Berlusconi dal governo, mi chiedo se anche tutti coloro che presentino esplicitamente una moralità così infima debbano avere l’onore di sedere su quelle poltrone. Mi tornano alla mente le parole di Woody Allen: “I politici hanno un’etica. Tutta loro. Una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale.”

È null altro che un circo nel quale si cerca di nascondere ciò che è sotto gli occhi di tutti. Vedo un’accusa e vedo i sostenitori dell’accusato trincerarsi dietro vane parole per ottenebrare le responsabilità di un capo di governo.

Qui non manca solo il bene per il prossimo o l’onestà, manca la sincerità nei loro stessi confronti. Chi si nasconde dietro alla speranza di non essere scoperto non lo posso definire una persona responsabilizzata, ma solamente responsabile di tutte le sciocchezze che dice e di tutti i soprusi che ha procurato.

Delle volte mi sembra di essere in una bolla di sapone, dove tutta la merda che cade passa attraverso la superfice e magicamente diventa pulita, candida. Fortunatamente come simili schifezze riescano ad entrare nella bolla, pure io ogni tanto riesco a mettere fuori il capo e vedere come stanno le cose. Dovreste provare anche voi, potreste trovare cose come queste:

..semplicemente giornalisti che fanno delle domande. Spero arrivi al più presto quel giorno in cui la pressione di simili deiezioni faccia scoppiare la mia e tutte le altre bolle di sapone.

Sta diventando semplice vedere se un giornalista sta facendo il suo lavoro, lo si capisce dall’espressione degli interessati. Ora riguardate il video precedente e provate a leggere nella mente di Berlusconi. Questa è la scaletta che ho fatto io:

Tempo

Pensiero

0:00

Guardian?! Un giornalista straniero! Questo può essere capace di far domande CRIBBIO!!

0:12

Ecco! Lo sapevo!

0:33

Non dire che son brutto e cattivo, non dire che son brutto e cattivo..

0:41

Bravo Gordon, per un attimo pensavo che non fossimo più amici.

0:42

Tutti voi stronzi: non provate più a far domande che vi compro i canali televisivi e vi faccio licenziare!

Sul sito Il sole 24 ore, c’è un articolo nel quale sono riportati alcune frasi tratte da giornali stranieri. Una cosa che mi ha un po’ amareggiato è una frase del New York Times: “Più Berlusconi volge il sistema a suo vantaggio, più gli italiani sembrano ammirarlo”. Ecco, gradirei che in futuro invece di scrivere “più gli italiani” mettessero al posto di “gli” la parola “alcuni” o “quasi tutti”, oppure specificare che si tratta della parte di popolazione che non è in grado di leggere e scrivere.

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