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Erano anni che non compravo scarpe color ORO.. 😉

Baci & Abbracci

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Questo che sto per proporre, devo ammetterlo, è il più ardito e difficile piano da attuare tra quelli fin’ora proposti.

Infatti, sarebbe necessaria un’organizzazione formidabile che coinvolgerebbe tutti i singoli cittadini (muniti di conto corrente o comunque di qualche fondo d’investimento).

Qualcuno di voi avrà certamente già letto i Compiti per le vacanze che diedi tempo addietro al quale seguì pure la risposta.

Questa proposta la si può definire un’evoluzione di quel compito.

Considerato che la moneta cartacea è 1/7 (circa) di quella “esistente”. Sapendo che un ritiro immediato della moneta cartacea creerebbe un crack finanziario (tengo ancora le dita incrociate). Tenendo presente il fatto che la riserva frazionaria è un moltiplicatore infinito di denaro.

Propongo di prelevare i crediti che abbiamo nelle banche un po’ per volta, così ad ogni richiesta di cartamoneta, la banca sarà costretta a farne produrre dell’altra per mantenere una quota di denaro sempre a disposizione nelle sue casse.

Una volta prelevato tutto il denaro avremo non più soldi puramente sotto forma di bit, ma cartacei.

Qualche banca chiuderà, ma una volta accumulata questa massa monetaria, la si reinserisce nel mercato bancario il quale potrà fare nuovi crediti e creare una massa monetaria virtuale 7 volte superiore (se mantiene gli stessi parametri di adesso).

Problemi:

  1. Con tutta la moneta in casa crescerebbero i furti d’appartamento;
  2. È utopistico pensare di riuscire ad organizzare milioni e milioni di italiani per un prelievo soft;
  3. Le piccole e le grandi banche crolleranno e per evitare ciò il capo del consiglio ci tasserà per poterle risollevare.

Possibili soluzioni:

  1. Creando una banca di stato che si occupi solamente di gestire il deposito del cittadino non ci sarebbe il problema dell’aumento dei furti;
  2. Lo stato (visto che crea la banca di stato) dovrebbe organizzarsi e gestire i trasferimenti di fondi, ovviamente tutti in carta moneta, tra le banche private e quella statale;
  3. Se lo stato volesse seguire i primi due punti non gli importerebbe più di tanto del fallimento delle banche.

Rimangono sempre, però, i due principali problemi di fondo. Cioè, lo stato e la moneta.

Finché a capo (e all’opposizione) del governo avremo persone colluse nel mondo della mafia e dell’attuale sistema bancario, cambiamenti radicali di questo genere non ne potremmo mai fare.

Questa soluzione è basata sulla moneta debito, quindi il problema in realtà è solamente rimandato alla prossima crisi.

Resto sempre più dell’idea che ci vorrebbe davvero un bel sfacelo economico che ci permetta di ricostruire tutto da capo, magari senza moneta debito, ma qui ritornerebbe il problema dell’inaffidabilità degli esponenti del governo.

Posso quindi proporre solo una cosa: crescete informati e sani, e forse al prossimo cambio generazionale tra 30 50 o 70 anni si riuscirà a cambiare qualcosa, magari liberandoci della sudditanza da questa moneta. Fino ad allora compratevi una capretta che a pensarci bene: va ad acqua ed erba, concima il terreno su cui mangia, ti produce lana latte e formaggio, cosa volete di più?

Vedi anche:

Proposta di rinascita economica – 1
Proposta di rinascita economica – 2
Proposta di rinascita economica – 3

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Da “La Settimana Enigmistica”, numero 3975 del 31 maggio 2008.

Pagina 34, Parole crociate senza schema, 20 verticale, definizione: “La stampa lo Stato”, risposta: “cartamoneta”…

LA STAMPA LO STATO???? Magari!

Forse la definizione più appropriata sarebbe stata: “Dovrebbe stamparla lo Stato” o “Per qualche oscuro motivo non la stampa lo Stato”…

Informiamoci prima di scrivere certe vaccate!

Cerchiamo la verità non accontentiamoci dei luoghi comuni!

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