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Posts Tagged ‘ladri’

Giusto qualche sera fa sono stato informato, da alcuni conoscenti, di un piano tariffario mooolto vantaggioso della 3. Così uscendo con parte del team Amperini sono andato sull’argomento e il buon P3go83 mi ha fatto notare una clausola abbastanza insidiosa.

Il piano in questione è il 3Power10… che nome fantastico.
Ancora più fantastica è la promozione che permette di chiamare tutti a 10cent al minuto, han’tolto quell’odioso scatto alla risposta, e fa mandare sms a 10cent (tariffazione al secondo) senza costi aggiuntivi!

Beh, voglio saperne di più; vado sul sito e mi leggo i dettagli del piano telefonico:
10 cent
niente scatto..
..
..
bla bla bla,
Ecco cosa cercavo: le cose scritte in piccolo!

Per tutti i nuovi attivati con Piano Ricaricabile, oltre alle Condizioni Generali di Contratto in vigore, si applicano le seguenti ulteriori restrizioni:

..ci sono ci sono

– traffico (voce o SMS) mensile complessivo verso un singolo operatore, non 3, inferiore al 60% del traffico totale uscente

mmm, in tutta la rubrica ho solo una persona che ha 3, qui già non ci siamo

– il totale dei minuti di chiamate ricevute nel mese deve essere superiore al 10% dei minuti totali di chiamate effettuate nel mese;

si dai, qui ci sono..

– traffico (voce o SMS) mensile complessivo effettuato e/o ricevuto in roaming nazionale inferiore al 70% del traffico totale uscente.

😮

Il terzo punto mi sembra un rompicapo, dunque..mmm: concentriamoci!
è? Cos’è il roaming? Non so neppure come si pronuncia, forse ‘ròming’ dando un po’ l’impressione di farsi scappare la ò. Dopo estenuanti ricerche son riuscito a capire che si intende il traffico telefonico nazionale.

Dunque, proviamo a rigirare la frase ed a fare un piccolo esempio:
In un mese faccio, per ipotesi, 10h di chiamate; il 70% di 10 è 7, quindi io devo ricevere e/o fare NON più di 7h di chiamate nazionali.

Qui diventa tutto un casino allora, come faccio a fare 10 ore di chiamate se non posso fare un traffico (in e out) superiore a 7h?!?!?!?!?!

Semplice: si chiama all’estero.

Sfortunatamente, anche qui, non ho il numero di molte persone che stanno all’estero.

Non preoccupatevi se sembra tutto un po’ incasinato, non ne vale la pena, provate allora ad unire il secondo punto al terzo, qui si che c’è da divertirsi.

Tenendo l’esempio di prima; faccio 10h di chiamate al mese, devo riceverne il 10% in più di quelle che faccio, quindi devono arrivare un totale almeno di 11h di chiamate. Tenendo presente che non posso fare/ricevere chiamate dall’Italia per più di 7 ore, ne risulta che devo prendere un qualche dottorato in matematica visto che ci sono quattro incognite, tre equazioni e l’ora che comincia a farsi tarda.

Dulcis in fundo:

Qualora dai sistemi di rete 3 non risultasse soddisfatta anche una sola delle condizioni sopra indicate, previ a comunicazione al cliente, 3 si riserva la possibilità di applicare le condizioni economiche previste dal Piano Tariffario 3Autoricarica

Direi che tutte le premesse per farci durar poco questo piano tariffario sono state ben congegniate.

Per curiosità sono andato a vedere 3Autoricarica ed ho notato dei costi di traffico più in linea con il solito mercato 15cent al minuto + quell’odioso scatto alla risposta di 16cent e sms a 15cent.

Se proprio volessi passare “al magico numero” dovrei farmi direttamente 3Autoricarica, così eviterei di dover cercarmi nuovi numeri da mettere in rubrica a 1000km da me e soprattutto non dovrei mettermi a fare i conti del tipo di traffico che devo fare.

Grazie 3, ma sarà per la prossima 🙂

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Ritornato in quel di Verona nel week-end mi giunge una notizia abbastanza insolita. Infatti, questa notte hanno fatto saltare per aria il bancomat di una posta della provincia (assieme a mezza stabile).

La cosa mi ha un po’ incuriosito, così mi sono recato alle poste di Bussolengo dove ho potuto vedere lo sfacelo.

Al mio arrivo c’erano carabinieri e polizia locale assieme ad altri curiosi e ad un giornalista di una tv locale. Lo scoppio è avvenuto verso le 2.40 di sabato (testimonianze raccolte sul luogo). Il metodo utilizzato per effettuare il furto è lo stesso utilizzato negli ultimi anni per far saltare Bancomat e Casse continue, cioè, dando fuoco a dell’acetilene.

Questo è quello che sono riuscito a vedere:

Porte divelte crepi sulle mura, vetrate antisfondamento crepate e mobilio devastato: questo è stato il risultato del tentativo di furto avvenuto questa notte a Bussolengo. Ho detto tentativo perchè dalle prime indiscrezione sembra che non siano riusciti a portar via nulla, almeno questo è quello che mi è stato detto dalle persone li vicino.

Oltre a questo ho notato un sacco blu e della vernice in terra, probabilmente quella delle banconote(ma di questo non posso darvi conferme) come si può vedere nella foto qui sotto:

Se la foto qui sopra rende bene l’idea dell’esplosione che c’è stata, questa sotto vi potrà dare un quadro molto più definito.

Non sono di certo entrato per farla, ho solo appoggiato la fotocamera al vetro, infatti in alto si può vedere un albero riflesso che si trovava alle mie spalle.

La cosa ancor più interessante è che c’è stato un’altra rapina simile avvenuta vicina al comune di San Giovanni Lupatoto. Probabilmente i ladei si saran detti:”Visto che ci è andata male qui, proviamo da un’altra parte”

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sociaeMai come in questi ultimi mesi mi sono reso conto di quanto sia facile falsificare carte ed organizzare truffe. Ciò non vuol necessariamente dire che l’abbia fatto.
Parliamo ad esempi e non ad esperienza personale. Analizziamo la falsificazione di un documento, che poi falsificazione proprio non è, ma è un vero e proprio documento di fantasia utile ai nostri scopi. Prendiamo per esempio un foglio che ci autorizzi a circolare anche con veicoli non EURO3 in zone dove ci sarebbero limitazioni al traffico. La cosa è facile, per rendere credibile il foglio cosa ci serve? Anzitutto un bel logo dell’azienda che nel 99% dei casi possiamo trovare sul sito web dell’azienda stessa e poi ci servono dei timbri. Con i timbri si va ovunque, più una carta ha timbri più ha valore. Per il timbro il problema non sussiste, è semplice. Andiamo in cartoleria muniti di nome dell’azienda, Partita Iva e sede legale (tutti dati trovabili sul sito web) e facciamoci fare il timbro. Anzi facciamone due, uno rotondo, che fa figo, con i dati aziendali e uno con scritto “Il Responsabile Aziendale”.. Fidatevi che nessuno verrà a chiedervi se siete autorizzati a creare il timbro ne tanto meno se fate parte dell’azienda, basta non entrare con aria da delinquente ma con il sorriso stampato e parlare a vanvera facendovi amico l’addetto in cartoleria (che passa la maggior parte della giornata da solo e non ha mai nessuno con cui parlare). Una volta che abbiamo sia timbri che logo aziendale la cosa è fatta. Apriamo il nostro fidato OpenOffice e creiamo il foglio. In alto a sinistra il logo aziendale, quattro dati sulla P.I., sede legale, data, luogo, le solite cose no? Poi mettiamo un oggetto ed inventiamo un testo utilizzando un linguaggio più o meno ricercato scrivendo tanto ma senza dire niente. Stampiamo la nostra letterina, mettiamo i due timbri e uno scarabocchio sopra come firma.
Basta adottare degli accorgimenti sull’azienda da utilizzare e sul ruolo che si ricopre in quella azienda et voilà siamo autorizzati a circolare per esigenze di servizio anche negli orari dove non potremmo. Ora è tutto teorico quello scritto ma dalla teoria alla pratica c’è una differenza sottile in questo caso. Con questo non voglio indurvi a farlo, ci tengo all’inquinamento della mia città. Voglio solo esporre questa cosa, in Italia, un foglio con logo e due timbri ti apre le porte a qualsiasi cosa. Bisogna prestare maggior attenzione e chiedere conferma della validità del foglio all’azienda, scriversi nome e cognome della persona che ve lo mostra e non fidatevi di nessuno! specialmente quelli che sorridono e parlano a vanvera. Sono tutti pronti a mettervi a novanta.

Ora raccontiamo anche un fatto realmente accadutomi. Tempo fa andai in banca a prelevare un bancheritsquantitativo di soldi. Premetto che era la prima volta che mi vedevano, quindi non puntiamo sulla conoscenza visiva della persona. M’è bastato fornire numero di conto corrente e nessuno è venuto a chiedermi un documento o chi fossi o perché ero li. Niente, un semplice numero di conto che avrei potuto trovare per strada. Una volta dato il numero m’è stato detto:”Ah, sei Pinco Pallino” e l’unica risposta che ho dovuto dare è stata:”Si”.
Io mi chiedo come sia possibile, che una azienda dove noi poniamo i nostri soldi e soprattutto la nostra fiducia dia via, letteralmente regali, i nostri soldi al primo passante che va a chiederglieli? Mettete i vostri soldi in banca cari italiani, sono al sicuro e coperti da rischi finanziari…
P.S. Per chi non c’arriva, è volutamente ironica l’ultima frase, le banche sono le ultime di cui dovete fidarvi.

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Dopo aver verificato la notizia sui filtri applicati ai DNS di mamma Telecom non posso più tacere sulla vicenda capitatami in questi mesi.

Era una notte buia e tempestosa… Ah no scusate il racconto non iniziava così! 😉

Beh insomma tempo fa (verso ottobre 2007 mi pare!) sono passato da Alice free con traffico a consumo (2 euro l’ora mica bruscolini!) alla flat di Alice Mega (la 4 mega prima che mettessero la 7).

E fin qui tutto bene, 3 mesi gratuiti e via!

Dalla bolletta di gennaio però trovo una spiacevole sorpresa: in conto hanno messo una fantomatica voce “Noleggio modem ADSL”, il modem che mi avevano dato (e che a suo tempo avevo pagato ben 50 euro!) con alice free, di 6 euro bimestrali. Modem che da tempo non usavo più perché ancora adesso uso il mio mitico Netgear DG834G, fidato modem/router wireless, atro che modem sfigati firmati telecom ;-P.

Quando chiamo il 187 per avere delucidazioni mi viene detto che in realtà il modem non lo avevo comprato ma mi era stato dato in comodato d’uso con alice free e quindi cambiando piano avrei dovuto pagare il noleggio! Ovviamente a suo tempo questa cosa era stata omessa, anche perché non ho firmato nessun contratto per Alice Free, ma solo accettato una promozione per via telefonica! Dopo una breve discussione ho messo giù perché con certa gente non si può ragionare!

Dopo qualche giorno richiamo il 187 sapendo che in base a chi risponde viene data una risposta diversa, e inffatti la signorina mi dice che ci avrebbe pensato lei a togliere il noleggio…

Ovviamente però non aveva fatto un cazzo sta signorina e questo lo ho potuto constatare solo alcuni mesi dopo vedendo che il noleggio sopravviveva nelle bollette successive!

Ho dovuto chiamare una terza volta dopo qualche mese e insomma becco un’altra rompiballe che dice le stesse cose della prima!

Morale della favola: ho dovuto spedire il modem per pacco postale alla Telecom ad Asti (9 euro sti cazzi: grazie Poste italiane!), lo stesso modem che tempo addietro avevo visto in offerta in un negozio nuovo a 15 euro!

Adesso sto ancora aspettando una risposta e penso: che cazzo se ne fanno di un modem usato e vecchio di 3/4 anni? 99 su 100 lo buttano! La stessa cosa che ho cercato di spiegare invano alle signorine del 187… E poi: perché avrei dovuto continuare a pagare il noleggio di un modem vecchio quando per lo stesso prezzo (3 euro al mese) avrei potuto avere sempre dalla Telecom almeno un modem router WiFi??

Cosa non si fa per fregare gli utenti! Vero Telecom?

P.S. al gentile signor Alice Dns: dai non oscurarci il blog per questo post!

P.P.S. …e tanti auguri a teeee!! bravo Enrico!!!

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