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Posts Tagged ‘bagno’

tristezzaNella vita di ogni uomo ci sono dei momenti di tristezza, quei momenti in cui ti senti solo e perso nel vuoto. Nell’ultimo fine settimana ne ho avuti alcuni, procedo con l’elencarveli..

  • Settimana in cui decidi di fare il bagno al lago tutti i giorni, ma due dei quali piove e non puoi andare;
  • Venerdì sera al lavoro ti accorgi che con il cellulare scarico non puoi fare relationship e ti senti impotente non sapendo come contattare la gente;
  • Sabato e Domenica non puoi fare il bagno sul lago causa la pioggia infrasettimanale che ha reso le temperature invernali;
  • Sei ancora più amareggiato perchè sai che la settimana dopo sei reperibilie e non potrai andare al lago nemmeno un giorno;
  • Oltre al tempo che ti prende in giro ci si mette anche la connessione ADSL, non funzionando per tutto il fine settimana;
  • Che cazzo si fa tutto il fine settimana senza internet?
  • Lunedì 01 Giugno mentre tutti fanno ponte tu lavori;
  • Finalmente dopo 4 giorni ti sistemano l’ADLS e la cosa più triste di tutte è scrivere questo post!!

Credo siano sufficienti per un fine settimana solo… (-:

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Una, due, tre, quattro.. Ormai non si contano più le volte che questi due “uomini” hanno superato loro stessi, meravigliando tutti quelli che li circondano. Teniamoli d’occhio perchè ci stupiranno ancora con le loro imprese.

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Ordinaria amministrazione

Nella vita di un’uomo può capitare di fare qualcosa di straordinario che venga poi narrato come qualcosa di epico. Già qualche tempo fa ho avuto occasione di descrivervi L’impresa che io e white-rabbit abbiamo avuto modo di affrontare. Si, al tempo la definii un’impresa, ma da allora è passato del tempo. Sabato scorso, sempre io e white-rabbit, abbiamo avuto modo di ripeterci, forse dimostrando ancor più determinazione visto che questo giro l’acqua non era neppure tanto pulita. Se, come è vero, le imprese le compiono gli uomini durante il superamento dei loro limiti, quando lo straordinario diventa ordinario, allora non stiamo più parlando di uomini, ma Dei!

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L’impresa

Non sentite una nuova aria? Non so, qualcosa di epico. Oggi ha avuto luogo qualcosa di sensazionale e molti di voi ancora non ne sono al corrente. Qualcosa che ha permesso a me e a white-rabbit di distaccarci dal suolo fluttuando così a metà tra la terra ed il cielo.

Sto parlando della sfida che ci siamo posti cioè: il primo bagno della stagione nel lago di Garda.

Ebbene sì, avete letto bene! Devo ammetterlo, dopo più di una settimana di piogge, la temperatura dell’aria che non superava i 22° e quella dell’acqua che non sarà stata superiore ai 9°, qualche titubanza l’avevamo. Passo dopo passo però, la nostra consapevolezza accresceva, la nostra determinazione si affermava e l’aria della sfida si faceva sempre più vivida sotto la nostra pelle.

Non dimeticherò mai i primi spruzzi d’acqua sulla mia pelle, i piedi sullo scoglio che venivano attanagliati da una gelida morsa ed il sole spesso rubatoci da alcune nuvole.

Lo stupore della gente era notevole dopo i primi passi nell’acqua gelida. Lo stupore si fece sempre più forte dopo aver visto i primi tuffi, sino a diventare dissenso, ed infine invidia per l’audacia dimostrata.

Notevole infatti deve essere il coraggio di tuffarsi dopo aver sentito molto del proprio calore disperdersi nell’acqua solo per pochi passi. No, non era incoscienza (almeno credo), ma solo una più elevata percezione della realtà. Si, in quel momento abbiamo elevato i nostri spiriti fin’oltre il cielo arrivando quasi al pari degli Dei.

La limpidezza dell’acqua era ammaliante e gli scintillii del sole sulle sue increspature ci invitavano a tuffarci, invito che abbiamo accettato per ben tre volte. Sono stati inviti duri da accettare, infatti, ogni volta che uscivamo le forze venivano sempre meno e riuscivamo a bilanciare questa mancanza solo con almeno dieci minuti di riposo e diversi pezzi di cioccolata. Ma lo scorrere veloce dell’acqua lungo il corpo durante i tuffi e le nuotate, le faticose bracciate e le fredde immersioni sott’acqua hanno ripagato abbondantemente questo sforzo.

Alla fine della giornata, finito il terzo bagno, tutte le persone al nostro cospetto si inchinavano a terra come forma di devozione assoluta. Le persone più devote arrivarono a stendersi per terra per farsi calpestare da noi. In fine, arrivati all’auto, ci siamo diretti verso casa per goderci un po’ di meritato riposo.

N.B. tutte le parole/frasi in corsivo sono spudoratamente inventate (nel caso non si fosse capito).

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