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In un servizio de “Le Iene” di ieri sera, si è parlato dei parcheggi (minuto 9).

Nel servizio viene citato l’articolo 7 comma 6 del codice della strada:

Le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori della carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico.

La rivelazione dell’anno: I comuni non possono fare parcheggi all’interno delle carreggiate stradali! Tali parcheggi risultano abusivi e quindi risulta ingiusto pagare per un parcheggio abusivo!

Giusto per esser sicuro meglio guardarsi anche la definizione di carreggiata:

La carreggiata, secondo la definizione riportata al n. 7, del comma 1, dell’art. 3 del nuovo codice della strada, è la parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli; è composta da una o più corsie di marcia ed, in genere, è pavimentata e delimitata da strisce di margine ed era usata anche dagli antichi Romani. (Wiki)

Mmm..”delimitata da strisce di margine” mi fa un po’ pensare questo, temo che basterà ai comuni mettere un’ulteriore  linea bianca che delimita la carreggiata poco prima dei parcheggi abusivi per tornare in regola. Diciamo però che finchè non accade questo, si può sempre tentare 😉

Anzi, vorrei invitare il primo a cui capita una cosa simile di venire a portare la sua esperienza che potrebbe fare sempre comodo 🙂

P.s.: Ho fatto giusto in tempo a lincare il codice della strada, perchè giusto in questi minuti penso che il sito del ministero delle infrastrutture stia crashando visto che non carica più nessuna pagina. Certo che è davvero un paradosso: l’infrastruttura del sito del ministero delle infrastrutture non regge il traffico di coloro che vi viaggiano dentro.

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Un paio di settimane fa ho acquistato il nuovo gioiellino di casa Asus, l’eeeBox EB1501, dotato di ION e masterizzatore dvd integrato. L’oggetto del desiderio è stato acquistato con il solo scopo d’essere utilizzato come strumento multimediale da porre in salotto abbinato ad una televisione full HD. Diciamo che c’ho messo un pò di tempo per testarlo, causa una serie sfortunata di coincidenze, il mio PC primario ha smesso di funzionare impedendomi l’accesso agli archivi con i film in 1080p e 720p da provare sul nuovo arrivato. Una volta rimediato a ciò ho potuto fare i primi test che sono stati abbastanza deludenti, sia con Windows Media Center che con VLC che con XBMC, testati tutti su Windows 7 preinstallato sull’eeebox. Credendo fosse colpa principalmente dei codec e dei miei video ho iniziato diverse prove con diversi file e con diversi parametri audio / video, riuscendo si a migliorare qualcosa ma non ottenendo mai un risultato fluido come avrei sperato. Avendo comprato il pc appositamente per la riproduzione di film in HD ciò era alquanto frustrante. Fu così che l’altro giorno decisi di provare una distribuzione GNU/Linux sul pc, la scelta cadde su Ubuntu per il semplice fatto che non avevo nessunissima voglia di sbattermi per varie configurazioni, non sapendo soprattutto se l’installazione sarebbe andata nel migliore dei modi. L’unico problemino riscontrato è stato l’audio attraverso cavo HDMI, che s’è risolto con i nuovi driver NVIDIA e una configuratina ad Alsa. E’ giunto il momento di provare qualche film in HD per testare il sistema. Installo XBMC e mi appresto a provare il primo film. Grande fu lo stupore nel vedere che senza minimo sforzo questo veniva riprodotto, audio e video andavano in sincronia e non erano presenti quei fastidiosi rallentamenti che avevo con Windows. Il telecomando in dotazione con l’eeebox funziona egregiamente. Non vedo motivo per tornare a Windows 7. (-:
Anche questa volta posso dire Gnu/Linux 1 – 0 Windows.

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Probabilmente qualcuno di voi ha già sentito parlare del referendum elettorale nella terza domenica di votazioni consecutiva, ma data la scandalosa decisione che è stata presa per la data, non potevo non fare eco a questa notizia.

Sono due le date possibili in cui poter votare questo referendum il 7 giugno e il 14 giugno. L’obbiettivo del referendum è cambiare l’attuale legge elettorale figlia di un padre privo di ogni remora nel chiamarla con il suo vero nome.

Come oramai sanno tutti, viviamo in un periodo storico economicamente instabile. Sperperare non è mai una buona cosa, specialmente se i soldi non sono tuoi. Farlo in momenti come questi fa affiorare un’incoscienza profonda e una mancanza di rispetto nei confronti di tutte quelle persone che, con le loro ore di lavoro rubate alla vita privata, portano avanti la speranza di poter migliorare le proprie sorti.

Il 7 giugno, come ormai si sà, ci saranno le elezioni europee ed amministrative. Una mente con un senso logico ingloberebbe in questa data anche il referendum elettorale, ma a quanto pare non abbiamo molti cervelli al governo con questo tipo di idea. Infatti, le votazioni per il referendum verranno fatte il 14 giugno.

Alcuni economisti hanno scritto un articolo su Lavoce, nel quale fanno una stima di quanto ci verrà a costare la scelta di far votare il referendum il 14 giugno invece che il 7.

Quattrocento milioni di euro, ecco quanto costerà, forse in lettere non rende bene: 400.000.000€ !!

Tutto questo, almeno è quello che mormorano i mal pensanti, per stancare la gente a forza di elezioni ed impedire così il raggiungimento del quorum necessario per convalidare il risultato del referendum (a volte pensando male ci si azzecca però).

Si parla tanto di sicurezza, si vanno persino a raccogliere gli spiccioli ai morti (mi riferisco ai conti dormienti), ma non si riesce a vedere che con sole due decisioni derivanti dalla disonestà dei reggenti (il cambio del sistema di voto alla camera prima, e lo slittamento della votazione del referendum ora) ci sono già costati 800.000.000€, quasi un miliardo di euro! Con una cifra simile la polizia locale non dovrebbe centillinare la benziana nei serbatoi delle auto e la sanità potrebbe rinarsi lei stessa.

Su questo sito avrete la possibilità di ascoltare la conferenza stampa del comitato referendum elettorale che, se anche può risultare un po’ lunga, vi consiglio di ascoltare.



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Ad inizio anno sono cominciate le promozioni di Telecom e di altri operatori per far provare delle linee ADSL a prezzi inferiori. Se non ricordo male, sul sito di Telecom si poteva leggere che la promozione per Alice 20mb sarebbe durata per un anno al costo di Alice 7mb se attivata entro la fine di dicembre (dello scorso anno) o inizio gennaio (non ricordo di preciso).

Beh, o gli operatori non hanno nulla da fare o la promozione non deve essergli andata molto bene visto che, in questi ultimi giorni, ho ricevuto due telefonate da parte di Telecom per parlarmi delle loro “interessantissime offerte” della durata di sei mesi. Mi son fato due conti mentalmente e sono arrivato a questa conclusione: le linee telefoniche ormai se le sono pagate da qualche decina d’anni (quindi non è che possono vantare queste gran spese, al limite quelle di riparazione); nel passaggio dall’ADSL 2mb a quella da 7 non mi è cambiato praticamente nulla; ora che ho la 7mb viaggio quando mi va bene a 1.5mb (mediamente però vado a un mega), quindi se l’aumento della banda dovesse rimanere con le stesse proporzioni, facendomi la 20mb dovrei viaggiare a 3mb.

Ora, magari sono io che abito in una zona sfigata, ma finchè non vedo che riesco a viaggiare almeno a 6.5mb, non vedo perchè dovrei aumentare la larghezza di banda visto che non sono neppure in grado di soddisfare appieno le attuali impostazioni.

Una domanda però mi sorge spontanea, visto che con il passare del tempo ci vengono offerti contratti per avere una banda sempre più grande (ora c’è quella da 20mb forse in futuro uscirà anche quella da 40mb?!), e considerato che tutti i dati passano sempre dal solito doppino telefonico, chi sa dirmi quanti dati questo doppino riesce a gestire?

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