
“the strenght lies in the wisdom”
Posted in attualità, Informatica, Varie, tagged 13, 2010, 4, by, Dexter, life, life by, life by white-rabbit, man, saggezza, saggio, season, serie, uomo saggio, white-rabbit, wisdom, wise, wise man on lunedì 4 gennaio 2010| 3 Comments »
“the strenght lies in the wisdom”
Posted in attualità, politica, tagged $, 4, 4 anni 6 mesi, 6, 600, 600000, anni, avvocato, berlusconi, carcere, cesare previti, colpevole, contestazione, corrotto, corruzione, cribbio, david, david mills, dimissini, dollari, elezioni, elezioni anticipate, falsa testimonianza, fiducia, figure di merda, giornale, giornalista, girati un attimo che ti inchiappetto, giudice, giustizia, gordon, gordon brown, gran bretagna, guardian, il lupo perde il pelo ma non il vizio, il sole 24 ore, incontro, inghilterra, italiani, mazzetta, mesi, mila, mills, new york times, news, olimpiadi, parlamento, premier, processo, quattro anni e sei mesi, silvio, silvio berlusconi, Tessa Jowell, uk, woody allen on lunedì 23 febbraio 2009| 7 Comments »
C’era una volta una persona di nome Cesare Previti. Questa persona è stata condannata per aver corrotto un giudice allo scopo di favorire il suo cliente: Silvio Berlusconi. Berlusconi da quella esperienza deve aver imparato molto visto che ultimamente ci è ricaduto. Infatti, ora è il tempo di Mills che ha ricevuto 600mila dollari (da Berlusconi) per testimoniare il falso in un processo.
Fossi avvocato ci penserei due volte prima di mettermi a lavorare per Berlusconi. Sembra davvero di essere in un mondo capovolto, dove vanno in galera gli avvocati e non i clienti.
Nel video qui sotto si ha la possibilità di vedere la reazione di alcuni parlamentari messi difronte al fatto. So che sarebbe corretto e giusto l’espulsione di Berlusconi dal governo, mi chiedo se anche tutti coloro che presentino esplicitamente una moralità così infima debbano avere l’onore di sedere su quelle poltrone. Mi tornano alla mente le parole di Woody Allen: “I politici hanno un’etica. Tutta loro. Una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale.”
È null altro che un circo nel quale si cerca di nascondere ciò che è sotto gli occhi di tutti. Vedo un’accusa e vedo i sostenitori dell’accusato trincerarsi dietro vane parole per ottenebrare le responsabilità di un capo di governo.
Qui non manca solo il bene per il prossimo o l’onestà, manca la sincerità nei loro stessi confronti. Chi si nasconde dietro alla speranza di non essere scoperto non lo posso definire una persona responsabilizzata, ma solamente responsabile di tutte le sciocchezze che dice e di tutti i soprusi che ha procurato.
Delle volte mi sembra di essere in una bolla di sapone, dove tutta la merda che cade passa attraverso la superfice e magicamente diventa pulita, candida. Fortunatamente come simili schifezze riescano ad entrare nella bolla, pure io ogni tanto riesco a mettere fuori il capo e vedere come stanno le cose. Dovreste provare anche voi, potreste trovare cose come queste:
..semplicemente giornalisti che fanno delle domande. Spero arrivi al più presto quel giorno in cui la pressione di simili deiezioni faccia scoppiare la mia e tutte le altre bolle di sapone.
Sta diventando semplice vedere se un giornalista sta facendo il suo lavoro, lo si capisce dall’espressione degli interessati. Ora riguardate il video precedente e provate a leggere nella mente di Berlusconi. Questa è la scaletta che ho fatto io:
Tempo |
Pensiero |
0:00 |
Guardian?! Un giornalista straniero! Questo può essere capace di far domande CRIBBIO!! |
0:12 |
Ecco! Lo sapevo! |
0:33 |
Non dire che son brutto e cattivo, non dire che son brutto e cattivo.. |
0:41 |
Bravo Gordon, per un attimo pensavo che non fossimo più amici. |
0:42 |
Tutti voi stronzi: non provate più a far domande che vi compro i canali televisivi e vi faccio licenziare! |
Sul sito Il sole 24 ore, c’è un articolo nel quale sono riportati alcune frasi tratte da giornali stranieri. Una cosa che mi ha un po’ amareggiato è una frase del New York Times: “Più Berlusconi volge il sistema a suo vantaggio, più gli italiani sembrano ammirarlo”. Ecco, gradirei che in futuro invece di scrivere “più gli italiani” mettessero al posto di “gli” la parola “alcuni” o “quasi tutti”, oppure specificare che si tratta della parte di popolazione che non è in grado di leggere e scrivere.
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